giovedì 18 ottobre 2012

La "topia" d'uga mericana...

Oggi è raro vederne ancora, ma una volta, buona parte delle nostre case e corti presentavano tutte una particolarità: "u la topia d'uga mericana" ...

Cos'è la "topia" ? Il significato della parola lascia adito a più interpretazioni. Si dice che derivi dal greco, e la si trova anche in latino, dove è identificata come "arte o architettura del giardino".
Oppure, intesa come noi la conosciamo odiernamente, sta a significare pergolato.
Si perchè si tratta di un pergolato composto da più pali paralleli conficcati verticalmente nel terreno ad una determinata distanza tra loro e legati sempre fra essi tramite pali posti in orizzontale o fili d'acciaio (dove le viti d'uva erano libere di crescere, ed i loro tralci si sviluppavano percorrendo questi fili).
Oppure erano una o più piante di viti a cui era data la possibilità di crescere a ridosso del muro di casa, facendo sviluppare sempre i tralci verso l'esterno della casa tramite appigli conficcati nel muro.
In questo modo si ottenevano due cose: un piccolo "impianto" di viti, in modo da sfruttarne i grappoli per cibarsene, ed un riparo dal sole, che, soprattutto nei mesi estivi, offriva la possibilità di  trovare un pò di frescura dove potersi riposare un poco.

La vite principalmente utilizzata per ottenere la "topia", era quasi sempre la cosiddetta uva americana (uva fragola), molto diffusa nelle zone di Piemonte e Lombardia, sia nella versione nera, sia in quella gialla. Uva molto redditizia, dolce, con grappoli conici ed acino arrotondato.

La curiosità nel cercare ancora delle "topie" esistenti nei nostri paesi, mi ha portato a fotografare questi due esempi:







Questa si trova nella casa presente all'uscita del parcheggio dell'ospedale di Saronno, prima del villaggio FRUA.
La "topia" si estende lungo tutto il muro esterno della casa.

Quest'altra invece si trova lungo il muro perimetrale di una casa posta a metà di via Roma a Turate, andando verso il centro del paese.





Entrambe sono ancora ben tenute, molto sviluppate.
Purtroppo al giorno d'oggi sono quasi completamente scomparse. A Gerenzano era famosa quella dell'Osteria del Cavallino in via XX Settembre, che era il punto di ritrovo dei gerenzanesi di un tempo, dove si poteva bere un "bicier de vin" e giocare a carte.

Fino agli anni '60 anche a casa mia vi era la "topia", che si sviluppava subito appena varcato il cancello d'ingresso, creando una volta di tralci e foglie molto "scenografica". Poi i miei nonni decisero di eliminarla (ad oggi la sua presenza ne è testimoniata dalle basi di cemento poste a terra dove erano conficcati i pali in acciaio che supportavano la struttura).

E' inoltre curioso notare come in uno studio condotto dall'ERSAF sui vecchi vitigni lombardi venga identificata una particolare uva (Moradella) chiamata anche uva Topia.
Essa era molto utilizzata nei comuni dell'Oltrepò Pavese, poi lentamente abbandonata in favore del Barbera. Molto probabilmente in realtà si tratta sempre dell'uva americana, che veniva chiamata uva Topia proprio perchè utilizzata nell'ottenimento del classico pergolato.

Sarebbe bello fare un piccolo censimento odierno delle "topie" rimaste nei nostri paesi, in modo da farne una piccola catalogazione e magari riuscire nell'intento di preservarle.
Provate anche voi a guardarvi attorno mentre girate nelle strade e vie locali, e se volete, segnalatemi qualche "topia" ancora esistente.
Potremmo riuscire a salvare e conservare qualche piccolo angolo di un'epoca ormai scomparsa...

6 commenti:

  1. In Piemonte nella "topia" in alternativa all'uva fragola si metteva l'uva luglienga " linienga" una qualità di uva bianca dolce che maturava in agosto, quindi precoce.
    L'essere addossata al lato sud della casa, ne favoriva la maturazione, e allo stesso tempo ombreggiava la casa durante il periodo caldo.
    Io ne posseggo ancora una, in una cascina a Baudenasca di Pinerolo in cui esiste ancora il pozzo e il forno a legna. Francesco Favero verafo51@yahoo.it

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  2. Grazie Francesco per il tuo prezioso commento ! Molto interessante anche sapere dell'esistenza di quest'uva "linienga", non ne avevo mai sentito parlare !!! Grazie per il tuo intervento.
    Ciao
    Ferruccio

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    1. Anche i miei zii ne avevano una a Serravalle Scrivia (provincia di Alessandria), località Castello. La topia si trovava a pochi metri dall'entrata della loro casa colonica. Loro chiamavano l'uva "lienga" (lugliatica). Purtroppo abbiamo dovuto lasciare tutto a causa dell'alluvione del 1976. Alla casa non è più stata data l'abitabilità.

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    2. Grazie per il commento. Spiace che la casa sia andata perduta a casa di un evento simile! Spero che dove abita ora abbia avuto la possibilità di ricreare una "topia". Interessante anche il fatto che anche lei mi indichi la varietà di uva Lugliatica...io non l'avevo mai sentita prima dei due commenti sopra, probabilmente è una vecchia varietà piemontese! Grazie ancora per la sua testimonianza!
      Cordiali saluti
      Ferruccio

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  3. Buongiorno a L'OSTE di FRAIRE ("l'Osteria dei fratelli" in lingua Occitana) di San Damiano Macra in Valle Maira (Cuneo) abbiamo il dehor "coperto" con la "topia" di uva americana. La donna più anziana che ha 94 se la ricorda così da sempre.
    Con il caldo di questi giorni la sua ombra è "impagabile".
    Buona giornata.

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    1. Buongiorno, grazie per la preziosa e curiosa informazione. Certo che se la signora quasi centenaria se la ricorda da sempre, è davvero vecchia questa pianta...si sa che qualità d'uva produce ? Sarò costretto a venirvi a trovare, sia per vedere la vostra "topia", sia per assaggiare la vostra cucina !
      Grazie e cordiali saluti !
      Ferruccio

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