venerdì 28 dicembre 2012

Il cantastorie di Gerenzano...

Il cantastorie...chi è...chi sono ?
Dei cantastorie troviamo traccia già nel Medioevo...
Principalmente sono personaggi girovaghi, che "armati" di chitarra, spostandosi da un paese all'altro, raccontavano in forma cantata storie e leggende antiche, intrattenendo il pubblico che mano a mano era sempre più numeroso, attratto magneticamente da questa figura...
Poi con il passare dei secoli, questa figura è scomparsa, o meglio, si è trasformata nei personaggi che con dedizione e passione tramandano il loro sapere, le loro conoscenze, la storia delle nostre genti, in modo che il nostro passato non muoia, ma rimanga vivo nella nostra memoria...

E forse non tutti sanno che anche Gerenzano ha avuto il suo cantastorie locale...
Sì, era un signore alto, forte, ben piazzato, capelli brizzolati, con una voce dal timbro deciso e squillante...
Questo signore è stato un precursore nello studio del dialetto, delle usanze del suo paese, della storia e degli avvenimenti passati gerenzanesi...il suo strumento non era la chitarra, ma bensì una semplice penna ed una buona memoria, anzi un'ottima memoria...

Io ero ancora piccolo, e ricordo l'entusiasmo di questa persona e di un suo amico quando decisero, nel lontano 1982/1983, di iniziare una sorta di manoscritto riportante la storia gerenzanese di fine '800 - inizio e prima metà '900. Anni in cui Gerenzano subiva il passaggio da un'economia agricola ad una industriale, con tutti i pro e contro del caso, ponendo fine ad un'epoca per aprirne un'altra.
La persona in questione iniziò quindi una meticolosa opera di ricerca su vecchi documenti e detti locali, iniziò ad intervistare i vecc e regiù del paese per sapere com'era la vecchia Gerenzano e com'era la loro vita da giovani, girò casa per casa per farsi dare vecchie foto, fu uno degli ultimi ad entrare alla De Angeli per fotografarne gli interni, produsse e scrisse centinaia di bozze, appunti e documenti cartacei che poi presero la forma di un manoscritto.

Il suo titolo è RIMEMBRANZE GERENZANESI

E' uno spaccato della vita dei nostar vecc, della vita nelle corti, delle usanze e dei costumi dell'epoca, del sudore "sputato" a lavorare nei campi, e di quello successivamente "sputato" poi nelle industrie locali...delle vicissitudini passate a cavallo delle due guerre mondiali, del tempo della fame...

Sono tante le vicende che il cantastorie di Gerenzano ha riassunto in questo suo lavoro (disponibile presso la biblioteca di Gerenzano), e sono state tante le volte che io personalmente, con entusiasmo, le ho sentite raccontare e le ho apprezzate direttamente dalla sua voce...così come tante altre persone sono state affascinate dalla sua figura, dalla sua abilità oratoria, dalla sua penna, dai suoi appunti e dal suo modo di porsi...

Ma il suo lavoro di ricerca non si è fermato...con gli anni a seguire ha continuato a raccogliere dati, proverbi, foto, si è spinto anche nei paesi confinanti per trovare ulteriori informazioni, è venuto a contatto con la Società Storica Saronnese, il cui presidente fu per anni anche un suo professore all'Arcivescovile di Saronno...
La sua voce e la sua penna hanno incantato il suo pubblico, i suoi racconti hanno dato lustro e ricordo ad una vita ed a gente ormai lontana dall'attuale società, portando alla ribalta la cultura e le usanze di una volta, che al giorno d'oggi sono scomparse.
Ascoltando e leggendo i suoi racconti è come fare un tuffo nel passato, riscoprire la propria identità e i valori culturali delle generazioni passate.
Scopriamo quali erano i giochi dei bambini di allora, i lavori dei nostri nonni, le fabbriche del paese, alcune funzioni religiose ormai scomparse, le varie modifiche che ha subito il nostro territorio...

Più volte il nostro cantastorie è stato additato come "LA MEMORIA STORICA DI GERENZANO"...
Perchè è stato il primo ad arrivare a capire che la conoscenza della nostra storia ed identità locale, fatta di ricordi ed immagini, è un legame che unisce le generazioni passate, presenti e future...

E' stato un pozzo di conoscenza e di sapere da cui altri hanno poi, negli anni a seguire, tratto spunto nel divulgare la nostra cultura, e per questo è stato ed è inimitabile...

Nel suo cassetto personale trovano posto ancora tanti racconti e scritti inediti, storie di genti e vita ormai perduta, ma che possiamo conoscere ancora oggi grazie a lui...
E dalle sue storie ho tratto spunto anch'io, perchè mi ha trasmesso la passione per questa particolare attività di ricerca di un mondo antico...

Il suo sogno era di pubblicarle tutte in un nuovo libro, ma la sorte avversa l'ha prematuramente portato via troppo presto, nel mese di Dicembre di quest'anno...

Il suo nome è Mario Carnelli, mio padre...

E l'eredità che mi ha lasciato è proprio quella di continuare a mandare avanti il suo lavoro di cantastorie gerenzanese, divulgando le sue storie fatte di ricordi e scritti a mano...

Per questo, con l'anno nuovo, mi metterò d'impegno nel pubblicarle tutte in un libro dedicato alla sua memoria...libro che poi sarà disponibile per tutti i gerenzanesi che vorranno riscoprire la propria identità...

E soprattutto voglio farlo perchè è stato un padre eccezionale, un uomo di sani principi, e come detto dai suoi amici, un vero GALANTUOMO d'altri tempi...

Chiudo con la frase di apertura che hai scritto per quella che doveva essere l'introduzione al tuo libro:

                               "Come un tuffo nel passato i ricordi si sono
                                 fatti vivi. A volte davvero la vita vissuta ci
                                 torna a parlare e ci aiuta a vedere ciò che
                                con gli occhi non vediamo più"
                                                                                                     Mario Carnelli


Ciao papà, grazie per tutto quello che hai fatto per me e per i tuoi concittadini...

10/01/2013: aggiungo questo link tratto dal sito di Gerenzanoforum, dove Pierangelo Gianni, curatore dello stesso, dedica un articolo in ricordo di mio padre (p.s. il ragazzino nelle foto sono io).
http://www.gerenzanoforum.it/storie/gente/mario%20carnelli/mario%20carnelli.htm
Ringrazio sentitamente il Sig. Gianni, di cui sono profondo estimatore per l'impegno profuso verso la nostra cittadinanza sia a livello politico che culturale.

2 commenti:

  1. Ciao, ti faccio le mie più sentite condoglianze. Ho appreso la notizia dal necrologio; ritengo che la scomparsa di tuo padre è una gravissima perdita per tutta la comunità gerenzanese: io personalmente l'ho incontrato solo una volta, ma per ovvi motivi ho studiato il lavoro suo e di Albino Porro con interesse e ammirazione. Qualora ti servisse una mano per il lavoro sugli appunti, mi rendo totalmente disponibile.

    Mauro

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  2. Grazie Mauro, è un piacere sapere che i lavori di mio padre siano stati d'aiuto e abbiano destato interesse.
    Ti ringrazio anche per la tua disponibilità nel volermi dare una mano per gli appunti, sono ben lieto di sapere di poter contare eventualmente su qualcuno !
    Nel frattempo ti auguro un felice e sereno anno nuovo !
    Ciao
    Ferruccio

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