Incuriosito, mi affaccio alla finestra…ma non vedo e sento
più nulla…bho…dico tra di me, sarà magari il vicino di casa che sta facendo
qualche lavoro…
Passa qualche minuto e il rumore si ripresenta…mi riaffaccio
e stavolta scopro il colpevole: un bellissimo Picchio Rosso Maggiore…!!!
Nascosto dal susino, s’intravedeva “appollaiato” su uno dei
tanti bastoni che fungono da sostegno ai pomodori.
Corpo chiazzato di bianco e nero, sottocoda interno rosso accesissimo, bellissimo…non ne avevo mai visto uno dal vivo, e
soprattutto non mi aspettavo di vederlo nel mio orto…in tanti anni di vita
gerenzanese il picchio mi mancava (al contrario del cuculo, che tra maggio e
giugno fa sempre capolino nelle campagne gerenzanesi dietro casa mia, e
immancabilmente ti sveglia al mattino con il suo classico cucù)…
Comunque tornando al nostro picchio, il tempo di recuperare
cellulare o macchina fotografica per immortalarlo ed ecco che scompare…mannaggia…rimane
però la grande emozione e stupore di averlo visto…!
Passano due settimane: ore 6,30, un sole ancora un po’
assonnato che sta sorgendo mi accoglie a Gerenzano. Ho salutato la metropoli
milanese di buon’ora, perché devo accompagnare mia madre a una visita in
ospedale…le strade sono ancora relativamente deserte…
Arrivo nella mia “vecchia” e cara casa…i colori verdi
scintillanti dell’orto mi accolgono, chiazze gialle indicano lo spuntare dei fiori
di zucche e zucchine, una sensazione di pace e tranquillità mi pervade…
Salgo in casa…mia madre si sta ancora preparando…nell’attesa
mi affaccio dalla finestra che dà sull’orto, in modo da vederne l’andamento e
sviluppo…è il primo anno che tutta la sua completa lavorazione è sulle mie
spalle, mentre prima della scomparsa di mio padre si cercava di dividerci un po’
i compiti.
Tra di me gongolo, in quanto è davvero bello.
L’arrivo del bel tempo ha dato finalmente “l’esplosione vitale”
che mancava a verdure e ortaggi: i pomodori crescono di giorno in giorno, le
prime zucchine si stanno sviluppando (e non vedo l’ora di cogliere e mangiare i
loro fiori), le piante di peperoni e melanzane sono vigorose, carote, cipolle, cetrioli,
coste, sedano, cornetti, prezzemolo, basilico, angurie e meloni sono in
crescita…lattuga dolce e amara, insalata “di pulìti”, e “grasei”, sono quasi
ormai un mese e mezzo che le mangiamo di gusto…sono davvero soddisfatto del mio
orto, e sono sicuro che anche mio padre sarebbe stato orgoglioso del mio lavoro
!!!
Ma mentre guardo tutto ciò, un rumore ”quasi familiare” mi
fa sobbalzare…un rulleggiante picchiettio s’insinua nell’orto…capisco subito
che si tratta del mio amico picchio, e, infatti, lo scorgo sempre sul medesimo
bastone in legno…recupero al volo la macchina fotografica…dalla finestra della
sala purtroppo la visuale rimane nascosta dal susino…corro quindi alla finestra
sul retro…si lo vedo bene, ma rimane piuttosto lontano…uso tutto lo zoom della
piccola reflex e click…scatto 2 foto…mi accorgo subito che la qualità è pessima…allora
tento il tutto per tutto…scendo le scale, esco nell’orto…eccolo, è a non più di
3 metri da me…la reflex è pronta: ma nel momento in cui cerco di scattare la
foto, ecco che l’amico spicca il volo, un volo teso, radente, che lo porta
nella campagna oltre la ferrovia…un volo stupendo, ma che mi lascia un po’ d’amaro
in bocca per non averlo potuto ammirare ancora per qualche minuto…
Ora la curiosità mi spinge a vedere il bastone dove si è
posato: incredibile la potenza del becco, è riuscito a bucherellarlo in più
punti, alla ricerca di termiti presenti nel legno, di cui è goloso…
Rimango nascosto in silenzio nella speranza che il picchio
ritorni, ma purtroppo non si fa vedere…spero solo che il famoso proverbio “Non
c’è due senza tre” si avveri, facendo in modo che le nostre strade s’incrocino
ancora…
Vi allego le poche foto (e anche di pessima qualità) che ho
fatto…Eccolo evidenziato dal cerchio rosso... |
Il bastone martoriato... |
Il retro del bastone... |
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