A nord-ovest di Gerenzano la statale è la principale via d'accesso per "l'ignaro passante". La grossa rotonda a monte del paese convoglia le persone che arrivano dalla parte settentrionale della nostra provincia e le persone che arrivano da Turate e dai paesi che si addentrano nel comasco, utilizzando la sopraelevata sulle Nord.
Anche da questa porta d'ingresso alcune industrie e relativi capannoni sfruttano la facilità d'accesso e di posizione strategica dati dalla presenza di un asse viabilistico molto importante.
Posizionandosi sulla rotonda, con le spalle rivolte verso Cislago, sulla destra notiamo i seguenti capannoni:
- Athena, fabbrica di lampadari ed esposizione
- Andreani, esposizione di caminetti, porte, ceramiche, etc. La sede principale di fabbricazione è invece posta a Sondrio.
Queste aziende sono precedute da un piccolo boschetto, molto conosciuto dai "fungiatt" locali, in quanto in autunno regala chiodini a ripetizione. Peccato però che questi chiodini saranno pregni del piombo scaricato dalle auto, visto che i funghi assorbono i metalli pesanti, quindi sconsiglio vivamente di raccoglierli (e ve lo dice un "fungiatt" figlio di "fungiatt" di lungo e navigato corso).
A parte che molto probabilmente il boschetto potrebbe sparire, visto che il PGT presentato qualche anno fa prevede al suo posto lo sbocco e attacco alla rotonda esistente di una nuova strada che dovrebbe servire la futura parte residenziale di Gerenzano, posta nella zona nord-ovest del nostro paese. Non so poi ora se questo progetto andrà avanti oppure no.
Torniamo a parlare della visuale che vediamo dalla nostra rotonda...a sinistra troviamo il complesso della Tergas Keros, azienda che commercializza combustibile per svariati usi. Da anni presente sul nostro territorio, riconoscibile per il colore bianco (e una volta anche rosso) che caratterizza i suoi magazzini e silos di stoccaggio.
Passando oltre troviamo l'Arioli, azienda storica che in passato ha "sfamato" tanti gerenzanesi, prima che una grossa crisi riducesse volumi d'affari e personale.
La palazzina uffici dell'Arioli |
Le piante che nascondono il grosso capannone esterno della ditta |
Non è sicuramente un bel vedere come biglietto d'ingresso al paese, visto che è posizionato proprio dietro al cartello indicante l'inizio dell'abitato di Gerenzano...
Svolto a destra e trovo la rotondina che fa da giunzione tra via Monte Rosa, via Firenze e via dei Casari.
Via Firenze si prolunga fino alla frazione della Fagnana. Provenendo da questa via, che corre parallela alla Varesina, possiamo notare ancora molti campi agricoli, dove è posizionato uno dei gelsi ancora esistenti a Gerenzano. Le poche case presenti sono molto belle, è una piccola zona ancora verde e tranquilla. Sullo sfondo, verso ovest, nelle giornate terse, il massiccio del Monte Rosa spicca per la sua imponenza, attorniato dalla catena delle Alpi.
Via Firenze proveniendo dalla Fagnana |
La rotonda d'ingresso a Gerenzano |
Alla rotonda svolto a destra in via dei Casari, e giungo in via Don Gnocchi. Questa via collega la parte finale della Fagnana e la parte iniziale della Massina a Gerenzano, sfruttata soprattutto dai residenti di quest'ultimo per recarsi al famoso D'Ambros.
L'incrocio tra via dei Casari e via Don Gnocchi |
Mi fermo all'incrocio tra via Don Gnocchi e via dei Casari. A sinistra, separata da me da un campo agricolo, trova sede l'azienda Fastosi, storica ditta gerenzanese metalmeccanica, fucina di tanti ragazzi apprendisti meccanici e negli anni divenuti ottimi professionisti del settore. L'azienda è un fulgido esempio di gestione familiare applicata alla piccola industria.
Fastosi |
"L'ignaro passante" conclude qui la sua avventura delle porte d'ingresso gerenzanesi relative al quadrante numero 2.
Quadrante che sicuramente offre ampio respiro spostandoci verso ovest, dove l'agglomerato urbano del paese lascia spazio alla campagna ancora viva, coltivata e coccolata dagli ultimi agricoltori locali.
Piuttosto grigio invece l'ingresso a Gerenzano dalla parte superiore della Varesina, dove trovano anche qui spazio (seppur in maniera più limitata) alcune piccole e medie industrie.
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