Nel precedente caso il Pecoranera, rosso ottenuto
principalmente dalla Freisa, aveva sublimemente allietato una piacevole serata,
fornendo prova di gran carattere. Ora invece ho avuto il piacere di assaggiare
il vino bianco “di punta” di Zampaglione, il Baccabianca !
Baccabianca Vitigno: Cortese in purezza
Titolo alcolometrico: 12%
Annata: 2006
Produttore: Tenuta Grillo
Caratteristica di questo bianco è quella di non subire alcun tipo di filtrazione, mentre la vinificazione è eseguita lasciando macerare il mosto con le bucce per lungo tempo, con l’utilizzo di lieviti indigeni. Ottenuto dal vitigno Cortese, tipico esempio di uva autoctona piemontese, molto noto nell’Alessandrino, soprattutto in quel di Gavi. Mi lascia qualche dubbio sulle reali potenzialità d’invecchiamento, visto che ormai ha sulle spalle otto primavere…per sciogliere quindi ogni riserva, non rimane che assaggiarlo…
Innanzitutto il colore è strabiliante: un oro rosso carico, scintillante e bellissimo…con questa tonalità parrebbe più avvicinarsi a un passito, e sinceramente se da una parte vedere nel bicchiere tale colore è davvero magnifico, dall’altra mi fa temere il peggio in termini di qualità…non vorrei che ormai la bottiglia abbia “scollinato” ! Ma mai previsione fu più sbagliata…
Un mix di piacevolissimi sentori avvolge il mio olfatto:
mandorla, pesca, susina e vaniglia s’intrecciano tra loro per poi virare su profumo
di geranio, bosso e lievito, accompagnati ulteriormente da note saline,
caramellate e d’incenso ben definite. Esplode poi in una grandissima
mineralità: pietra focaia e gesso fanno la parte del leone, facendomi sembrare
il Baccabianca un piccolo Chablis. Al palato l’attacco è vigoroso, largo e ben
pulito: predomina sicuramente una notevole componente di freschezza, acidità,
ritrovando anche qui una spiccata mineralità. Struttura davvero di notevole
spessore per un Cortese, accompagnata da un alcool ben levigato e smussato, con
un buon equilibrio con tutte le altre componenti, regalando una persistenza più
che buona. Sprazzi di lievito, pasta di pane fresco accompagnano la beva a una
lunga nota ammandorlata finale che potrebbe far storcere ai più il naso. Io che
sono invece “amante” di questo tipo di retrogusto (se ben dosato e non
fastidioso, sia chiaro), trovo invece che sia un ulteriore piccola perla che
regala questo Signor Vino !
Complimenti quindi a Guido Zampaglione e a tutta la sua
azienda per questo sublime e particolare bianco: occorre subito farne un’adeguata
scorta…
Il Baccabianca bevuto ha ben accompagnato un risotto alla zucca davvero fantastico...forse, anche perchè, oltre ad essere stato davvero ben preparato, la zucca utilizzata era una di quelle coltivate nell'orto di casa Carnelli...!!!
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