lunedì 25 marzo 2013

Giornate di primavera FAI 2013 - DEPOSITO LOCOMOTIVE ED OFFICINA FS MILANO SMISTAMENTO

Come tutti gli anni, domenica con l'allegra famigliola abbiamo partecipato alle giornate di primavera del FAI.

In cosa consistono ?

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), un weekend all'anno, promuove visite guidate in siti da loro recuperati o donati che riguardano dimore, palazzi e monumenti storici, parchi, o altre cose di interesse generale.

Quest'anno ci siamo dedicati a qualcosa di particolare, ovverosia abbiamo visitato il deposito locomotive e smistamento di Milano, sito in via Corelli.

Nato nel 1931 come scalo merci della città (che era ed è il nodo ferroviario più importante del nord Italia), veniva utilizzato anche come officina di riparazione delle locomotive a vapore, sostituite poi dai locomotori diesel ed elettrici di più recente generazione.
Nel suo interno c'erano due piattaforme girevoli (una tuttora in gestione, l'altra smantellata) che servivano all'inversione di marcia delle locomotive ed al loro ricovero in officina.
Attualmente il deposito viene utilizzato anche come sito per il restauro del materiale storico rotabile, e trova sede anche l'omonima associazione.

Come detto prima, si trova in via Corelli, in zona Forlanini a Milano.
All'ingresso veniamo accolti dai volontari del FAI, e dopo le registrazioni di rito, veniamo suddivisi in gruppi di circa 20 persone ed affidati ad una guida che ci farà da cicerone, accompagnandoci a visitare sia internamente le officine, sia esternamente tutto il materiale rotabile.

Iniziamo quindi a guardare il primo spiazzo esterno, dove principalmente sono riposti i locomotori "da fatica", ovverosia quelli che svolgono lavori di manutenzione sulle linee ferroviarie. Alcuni di loro li riconosco benissimo, in quanto ho abitato per anni a Gerenzano vicino alla linea ferroviaria,  e li ho visti (e sentiti) più di una volta in azione.


Convoglio passeggeri
Passiamo poi alla visita dell'officina media, ovverosia l'officina dove vengono eseguite le riparazioni medie, come ad esempio la sostituzione di un gruppo assale/motore elettrico. Ci viene illustrato il funzionamento del pistone idraulico che muove nel pozzetto il motore, e di come i locomotori vengano spostati all'interno dell'officina in base alla riparazione da effettuare.





Paolo, la nostra guida, ci spiega anche come venivano formati i convogli merci all'interno dello scalo.
I vagoni che dovevano comporre un determinato convoglio, venivano portati in cima ad una collinetta e poi lasciati scivolare da quest'ultima verso valle, in modo da andare ad accodarsi al locomotore di testa. Chiaramente, tramite sensori elettrici e meccanici, i vagoni venivano fatti frenare in corrispondenza del locomotore, in modo da non andare a "sbattergli" addosso. La composizione dei treni in questa maniera è stata utilizzata fino all'anno scorso, superata ormai da tecniche più moderne...

Ci spostiamo poi nella parte opposta del capannone, dove troviamo esposti alcuni locomotori in fase di restauro.
Però prima ci fermiamo di fronte ad un locomotore di ultima generazione, della serie E405, dove troviamo un ingegnere polacco che ci illustra tutte le caratteristiche tecniche del mezzo.
Il mezzo è prodotto in Polonia, ed è stato acquistato da Trenitalia come principale locomotore di trazione delle sue flotte (a quanto pare abbiamo anche qui perso la nostra leadership nel settore).
Ci snocciola dati tecnici, peso, potenza, e ci spiega come ormai al giorno d'oggi tutto sia controllato da GPS e computer, tanto è vero che in caso di mavovra errata da parte del conducente o di avaria al mezzo, dalla centrale di controllo generale siano in grado di correggere l'errore o di comunicare la gravità del problema meccanico / elettrico al conducente.


Passando più avanti, veniamo accolti da un membro dell'associazione storica rotabili, che ci spiega cosa e quali treni storici vedremo in officina e nel piazzale esterno.
Ci illustra i locomotori a lui vicini, spiegandoci come funziona un restauro ed in base a quale motivo venga scelto di preservare un determinato locomotore o carrozza.


 
 
Più avanti invece un ingegnere di Trenitalia ci illustra una caldaia a vapore di una vecchissima locomotiva in fase di restauro, spiegandoci tutto il suo funzionamento...





Bocca anteriore della caldaia

Zona fumi della caldaia

Passiamo quindi a visitare la sezione esterna.
Arriviamo in prossimità della piattaforma girevole, dove troviamo disposti ad arco tanti locomotori e vecchia locomotive a vapore...

Questo lo ricordo benissimo, in quanto sulla sua fiancata è rappresentato un simpatico coccodrillo che corre...questo tipo di locomotore mi ha accompagnato per un anno intero nel mio peregrinare avanti ed indietro da Milano a Falconara Marittima, sede del mio anno passato a naja...


Al suo fianco "riposano" altri locomotori di precedenti generazioni...






 
 
Ecco la piattaforma girevole...


L'intersezione della linea elettrica sulla piattaforma
Vecchie locomotive a vapore...

Al centro l'imponente "tedesca"



Ci spostiamo poi in un'altra area...altri locomotori...

Camilla
Locomotore "Camilla", così chiamato perchè durante delle riparazioni, uno degli addetti la ribattezzò con il nome della fidanzata...


Sotto, il treno presidenziale, ovverosia quello riservato al Presidente della Repubblica !!!
Ormai il treno è in disuso, e purtroppo non riusciamo a visitarlo neanche internamente, perchè date le sfavorevoli condizioni meteo, c'è il rischio di sporcare le lussuose moquettes interne...





Visitiamo poi il vagone postale...



L'ingresso per i treni alla piattaforma girevole...


Una "topia d'uga", ben potata recentemente (si vede che ci tengono, bravi)...leggi qui per saperne di più sulla "topia"...


E nel girovagare vedo una cosa a me famigliare...la vecchia 200-05 Couillet delle FNM, dove tanti anni prima (1984) feci con mio padre delle foto a bordo, ed un esemplare gemello è presente anche nella rotonda all'ingresso autostrade Saronno...

1984 - Stazione di Saronno
 
2013 - Deposito di Milano




Veniamo a sapere che c'è la disponibilità di fare un breve tratto sulle carrozze trainate dalla 200-05, e quindi ci prenotiamo....il tempo di mangiare un panino e saliamo a bordo...
Il "viaggio" dura circa 20 minuti, e si svolge all'interno dello scalo merci...
E' con stupore che durante questo viaggio vediamo centinaia di locomotori dismessi attaccati l'uno all'altro, arrugginiti, mancanti in più parti, divenuti oggetto di "espressione d'arte" da parte di writers, che armati di bombolette hanno pensato bene di ripitturarli a modo loro...
E' un'immenso cimitero di locomotive abbandonate, fa impressione, incute quasi timore...

Al termine del giro scattiamo le ultime foto di rito alla 200-05 ed alla locomotiva di testa dal lato opposto del convoglio...
Fradici, bagnati fino all'osso, guardiamo la partenza del giro successivo...bambini festanti ci salutano dai finestrini....sembra di tornare indietro di cent'anni....l'odore acre del carbone bruciato e del vapore ci investe mentre la 200-05 parte...il fischio della sirena regala emozioni forti...




Il carbone destinato alla caldaia









Decidiamo di fare un'ultimo giro alla piattaforma girevole e siamo fortunati nel vederla in azione, in quanto si sta provvedendo a far fare "passerella" ad un vecchio locomotore...purtroppo la macchina fotografica decide di scaricarsi sul più bello, e quindi non sono in grado di eseguire fotografie...
Ma ancora più bella è la vista, subito dopo, di una locomotiva a vapore tedesca risalente alla seconda guerra mondiale...viene messa anche lei sulla piattaforma...
Grande, nera con le ruote rosse, dal muso "cattivo"...è bellissima...il macchinista aziona la sirena: un fischio fortissimo scuote le persone intorno a lei...è un suono forte, assordante, ma non è niente rispetto a quello che viene dopo, quando il macchinista spalanca tutto il vapore della sirena: siamo quasi tramortiti dal rumore, tutti ci portiamo le mani alle orecchie per tapparle. Impressionante, dà l'idea di forza, potenza ed immensità di questo mezzo....

Con ancora nelle orecchie il fischio della "tedesca", ci dirigiamo verso l'uscita.
La nostra visita è durata circa 4 ore, e malgrado il tempo da lupi (altro che giornate di primavera), salutiamo con soddisfazione il deposito.

Rispetto agli anni scorsi, dove siamo stati soliti visitare ville o palazzi storici, quest'anno abbiamo voluto visitare qualcosa di diverso e particolare, e devo dire che è stato davvero bello, curioso e interessante. Se qualcuno è appassionato di treni e soprattutto vuol far vedere qualcosa di originale ai propri bambini, questo è davvero l'ideale. Peccato però che questi luoghi siano visitabili una sola volta all'anno...

Alla prossima primavera, giornate del FAI...