lunedì 30 settembre 2013

1993 - 2013: il richiamo del "VENEZIA"...

21 Aprile 1993: scendo dal treno alla stazione di Falconara Marittima...sul marciapiede adiacente due bus "Cacciamali" verde militare attendono me e tanti altri ragazzi...destinazione l'84° Battaglione Fanteria "Venezia", dislocato alla caserma Umberto Saracini presente nella cittadina marchigiana.
Saliamo sui bus, a suon di urla dei caporali maggiori, e percorriamo quei 2 chilometri che ci separano dalla caserma.
Un grande cancello con raffigurato il leone di San Marco si spalanca: un immenso piazzale ci accoglie, dove vediamo tanti altri ragazzi come noi appena giunti già tutti inquadrati e in fila.
Partirà così il mio primo giorno di naja: in coda in vestizione, infermeria e a fare tante altre cose...una giornata interminabile, sballottati a destra e sinistra, con tutti questi caporali che ti urlano nelle orecchie...inoltre un forte odore di petrolio ti entra nelle narici, fino a scendere nei polmoni...di fronte a noi si estende l'enorme raffineria dell'API, che pare essere un mostro d'acciaio immenso...
Il mese di CAR che mi attende sarà duro fisicamente...mentalmente invece devi entrare nell'ottica di essere "comandato"...quest'ultima cosa non sarà facile per me e probabilmente per tutti gli altri, ma una volta capito com'è la situazione, magari a volte digerendo anche qualche boccone amaro, s'inizia a conviverci senza molti problemi.
In questo mese si conoscono tanti ragazzi provenienti da tutte le regioni d'Italia, si fanno nuovi amici, alcuni dei quali lo rimarranno per sempre...
Ma tutto ciò dura poco...alla fine dell'addestramento ognuno parte per una destinazione diversa...se sei fortunato qualcuno della tua squadra lo ritrovi, altrimenti rimani solo, e ricominci da capo a tessere altre amicizie con i tuoi nuovi compagni d'avventura.
Questo è ciò che successe a me...la mia destinazione era Codroipo, in Friuli...ma il fatto di conoscere un minimo di applicazioni su PC, cambiò il mio destino: la mia destinazione era...ancora Falconara !!! Sì, sarei diventato lo scritturale dell'infermeria del battaglione.
Sono sincero: feci di tutto per cercare di andare a Codroipo, perché volevo seguire buona parte della mia squadra, ma il capitano De Lorenzis fu irremovibile...io dovevo rimanere a "Falcatraz"...
Che dire, fu la mia fortuna...una buona mansione (si facevano i "botti" all'incorporo del nuovo battaglione, per il resto del mese si stava abbastanza tranquilli), ufficiali e sottoufficiali con cui si poteva dialogare tranquillamente, una meravigliosa estate al mare, e soprattutto tanti compagni, amici veri con cui ho passato un anno fantastico...!!!
Anno che è passato velocemente, certo i momenti difficili ci sono stati, ma sono sicuramente stati più numerosi i momenti belli...ed ecco che un bel giorno (nel mio caso l'8 Aprile 1994), come ne sei entrato, ne sei buttato "fuori". E' strana questa cosa, in un anno la tua vita cambia 2 volte "drasticamente": prima lasci la tua casa e gli amici per entrare in caserma...poi quando ti sei fatto il tuo giro di amicizie in quel luogo ed è quasi diventata ormai la tua vita, devi mollare tutto per tornare ancora alla vita "precedente"...strano davvero, ma è proprio così...è una delle tante caratteristiche della naja !!!
A Falconara tornai per un solo giorno nel Febbraio 1996, con il mio pari scaglione Frau e altri ragazzi dell'Ufficio Selezione...rivedersi tra noi fu bellissimo...memori delle parole del Comandante Cavaliere (che sostituì il mitico e indimenticato Pace), ci presentammo in caserma, in quanto Cavaliere disse che per noi ex dell'84° le porte sarebbero sempre state aperte. Inutile dire che non fu così, fummo rispediti al mittente...certo immaginavo che non fosse stato così semplice entrare in caserma da ex e da civile anche solo per salutare, però quel piccolo gruppetto di ragazzi nel loro cuore ingenuamente ci sperava.

Maggio - Giugno 2013: sono passati 20 anni dal mio arrivo a Falconara...in venti anni molte cose cambiano...la vita va avanti, chi si sposa, ha figli, etc. etc....e soprattutto la tecnologia ha fatto passi da gigante...tramite la piattaforma di Facebook, sulla pagina del battaglione, il Colonnello Leoni chiama in adunata tutti i suoi ragazzi: sta organizzando per Settembre il raduno dell'84° !!!
Aderisco subito...nulla al mondo potrà farmi mancare a quest'appuntamento che è previsto per domenica 29 Settembre a Falconara.

28 Settembre 2013: ore 5,30, salgo in macchina e parto, destinazione "Falcatraz". Sesto San Giovanni è ancora tutta addormentata...il buio della notte è ancora avvolgente.
L'autostrada inizia a scorrere velocemente sotto le mie ruote. Alle ore 9,00 faccio tappa a Igea Marina, appena sopra Rimini, dove mi reco a salutare dei miei conoscenti. La visita si protrae fino alle 14,00, poi riparto.
L'A14 inizia ad attraversare le colline finali della Romagna, e finalmente entro in terra marchigiana. Decido di uscire a Senigallia, giusto per vedere anche qui alcuni luoghi in cui, con gli amici di naja, passammo bellissimi giorni.
Faccio quindi poi tutta la strada costiera che da Senigallia arriva a Falconara...da lontano inizio a vedere la sagoma imponente della raffineria.
Ma prima di arrivarci, mi regalo una piccola chicca. A circa 1 o 2 chilometri prima della caserma, c'è (c'era) il poligono dell'84°, direttamente sulla spiaggia. Scendo dalla macchina e mi avvio a visitarlo.

L'ingresso è chiuso da una sbarra, un cartello avverte che l'area è proprietà dell'esercito. Supero la sbarra, la ghiaia della spiaggia degrada verso il mare...alcune persone prendono il sole, non immaginando probabilmente che tanti anni prima avrebbero rischiato di essere "impallinati".
Una piattaforma in cemento, posta quasi al confine con la ferrovia, mi riporta indietro nel tempo. E' la piazzola di sparo (manca solo la copertura). Qui ci si sdraiava a terra con il fucile (oppure si utilizzava la mitragliatrice MG), si mirava alle sagome poste verso il mare, ed ecco che all'ordine del tenente si scaricava una gragnuola di colpi pazzesca...le nostre povere orecchie erano massacrate da tutto ciò...la polvere da sparo ti entrava negli occhi, dandoti fastidio...il fucile diveniva bollente, tanto è vero che dovevi fare attenzione poi a dove prenderlo, altrimenti ti beccavi una bella scottatura.
Al poligono sono andato molte volte. Vi ho sparato come recluta, come fante di CCS, ed ho sparato anche con la pistola quando divenni Caporale. Ma soprattutto ci andavo ogni mese in quanto, come scritturale dell'infermeria, con un ASA e l'ambulanza seguivamo lo scaglione di reclute che si accingeva a sparare. Per me in fondo era un po' uno svago...al di fuori di come detto prima di qualche caso di scottatura, non succedeva niente di particolare...impiegavo il tempo a guardare sparare, prendendo un po' di sole durante i mesi estivi...alla conclusione finale dei tiri, solitamente avanzavano dei proiettili sia per fucili, sia per MG, e il tenente di turno, se era uno di quelli con cui avevi particolare confidenza, ti faceva fare qualche tiro...
Ma torniamo a noi...rimango a fissare l'orizzonte del mare sulla piazzola di tiro...rivedo per un istante le sagome...le "scope" che si nascondono dietro i sacchetti di sabbia...risento l'ordine che ti scuote dentro: "fuocooooo"...e mi rivedo a sparare da lì....immancabilmente non becco manco una volta la sagoma, e vedo tutti i proiettili che schizzano in acqua, formando delle piccole creste d'onda...no, non ero un gran tiratore...ma è stata comunque anche questa un'esperienza di naja !
Abbandono il poligono...la Saracini mi attende...!!!
Supero il fiume...l'API è vicinissima....da lontano scorgo il baracchino della zozza...incredibile, c'è ancora (anche se ormai non è più in funzione)...alzi la mano quel milite che non si è mai fatto un panino da lei...impossibile non averlo mangiato !!!
Il parcheggio esterno alla caserma è ancora presente, ma ormai recintato...mi fermo sul lato della strada e scendo dall'auto...di fronte a me ho finalmente, 20 anni dopo, la Saracini...l'ingresso pedonale e la carraia fanno da scudo "protettivo" alla caserma....il leone sulla carraia sembra ruggire ancora !!! Ma si vede subito dall'esterno che nulla ha potuto proteggere la mia adorata caserma dai vandali...la scritta "Alt - farsi riconoscere" è scomparsa...qualche sfregio appare sul muro del PAO e della Guardia. Guardo dallo spioncino della carraia: come già visto da alcune foto presenti in rete, la natura si è pian piano ripresa gli spazi dove una volta tutti noi abbiamo vissuto, sudato e lavorato...la porta del circolo ufficiali è aperta, con il suo leone in pietra a fianco... l'altana a sinistra dell'ingresso è ancora presente...la lapide del 28° Pavia è ancora al suo posto...dietro i pini scorgo ancora il pennone dell'alzabandiera...quante volte l'ho fissato al mattino, vedendo alzarsi il tricolore...il piazzale pare scomparso...la vegetazione l'ha completamento oscurato per chi si pone dalla carraia..e temo che anche il suo cemento sia ormai disgregato sempre dalla vegetazione.
Faccio qualche passo indietro, arrivando quasi al limite della strada: fisso la carraia, e sotto quel leone mi rivedo congedato, in posa con un mio commilitone caporale istruttore (non ricordo purtroppo il nome) appena congedati...è l'ultima foto che ho fatto a Falconara !
Penso a quante volte sono passato dalla porticina pedonale...penso a quante persone sono passate da lì...un'infinità...chissà quante storie hanno da raccontare queste mura, se potessero parlare...
Non so...all'improvviso la testa inizia a vagare...è come tornare indietro al '93...e rivivere tanti momenti passati lì dentro...l'emozione prende il sopravvento...dopo qualche minuto, complice anche una pattuglia della Polizia che mi guarda con fare sospetto, risalgo in macchina e vado sul lato sinistro del muro esterno della caserma...un lastrone in alto è divelto, mi affaccio, scorgendo i muri del Comando e della CCS, ma anche qui la vegetazione non ti permette di vedere oltre...
Decido che per il momento l'amarcord della visita alla Saracini possa bastare (in realtà nel prosieguo della giornata ed anche nel giorno successivo non avrò più occasione di tornarci)....vado in hotel a Falconara ad appoggiare lo zaino, e riparto subito alla volta della riviera del Conero...qui con i miei amici di naja (Reginelli, Baggi, Gotti, Leonardo, Castiglioni e tanti e tanti altri) abbiamo passato un'estate fantastica, merito anche soprattutto della bellezza dei luoghi (senza scordare poi i w.e. di licenza che ci facevamo a Riccione per andare in disco anziché tornare a casa).
Supero Ancona e arrivo a Portonovo...la strada che sale verso il Conero offre paesaggi fantastici, che non hanno nulla da invidiare ai più famosi paesaggi toscani. Una terra bianca appena arata ti stupisce per il suo colore...se invece ti volti a sinistra, lo strapiombo del Trave ti stupisce per la sua bellezza...scendo lentamente sulle curve che arrivano a Portonovo...il posto è come ricordavo, bellissimo !!! La chiesetta romanica, la torre, il fortino napoleonico, e soprattutto il mare, davvero fantastico ti fa apprezzare quest'angolo particolare di Adriatico.
La giornata ventosa è una manna per i surfisti, ed anche qui trovo gente ancora in costume che si abbronza o che si fa il bagno...!
Riprendo poi la strada, supero la postazione militare che entra nel Conero (non ho mai capito cosa ci sia in quel posto, me lo domandavo anche 20 anni fa) e arrivo a Sirolo...piccolo giro in paese, e via, passo a Numana...anche qui mi godo la bellezza del panorama, qui finisce a strapiombo il massiccio del Conero, e riparte una lunghissima striscia di spiaggia pianeggiante che si perde a vista d'occhio.
Tra un giro e l'altro giungono le otto di sera. Scendo verso Marcelli, e mi butto in un ristorantino specializzato in pesce. Qui apprezzerò molto un'eccellente grigliata di pesce accompagnata da una bottiglia di Verdicchio. Il mio sabato finisce rientrando in hotel a Falconara, dove appena toccato il letto mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.

29 Settembre 2013: il gran giorno è arrivato. Sveglia presto, doccia e barba, colazione fugace, e via...appuntamento in piazza Carducci per le 9,30. Il tempo, al contrario del giorno precedente, non promette nulla di buono...una leggera pioggerella scende su Falconara.
Arrivo in macchina, vedo già un gruppetto di persone...ma non trovando parcheggio mi tocca allontanarmi un poco. Trovato quest'ultimo, mi reco a piedi in piazza, rivedendo da lontano facce conosciute: Ugolini, Gigli, Leoni, ed altri di cui al momento non ricordo il nome, ma i loro volti sono ben scolpiti nella mia memoria. Saluto un po' tutti, ma chiaramente, da buon padrone di casa, organizzatore e grande uomo qual è, il colonnello Leoni si lancia (sia con me che con tutti gli altri) in una calorosa stretta di mano, abbraccio e addirittura baci sulle guance, chiedendo cognome e anno di naja !!!
Successivamente attacco bottone con persone più "anziane" di me, dove ognuno ha i suoi ricordi ed esperienze da raccontare. Ascolto con attenzione, perché anche loro, come me, hanno vissuto la mia stessa esperienza, sia pur in epoca diversa.
Una volta arrivati un po' tutti, si fanno alcune foto ricordo veloci sulla scala interna del comune, e poi ci si sposta in chiesa, dove si svolgerà la funzione dedicata al battaglione. Ma prima di ciò, con sommo piacere, ho la fortuna di rincontrare vecchie conoscenze: i mitici Tosoni (il marchigiano rosso), Barbella e Lucci...che piacere che è stato rivederli...certo un po' cambiati (qualche capello grigio e un filo di pancetta, come me d'altronde), ma come si dice, è la vita !!!
Durante la messa è stato molto toccante il momento della preghiera ai caduti fatta dal Colonnello Leoni, e il ricordo di Don Mario, cappellano dell'84°, recentemente scomparso.
Finita la cerimonia, ci spostiamo poi in una delle sale del comune, dove avverrà l'incontro con il sindaco.
Ma prima, a distanza di 20 anni, mi fanno lavorare ancora: la sala non è pronta, bisogna disporre bene tutte le sedie, e quindi con Tosoni e il sindaco ci diamo da fare per metterle a posto. Il fatto di aver dato una mano a disporre le sedie, a me e Tosoni ci ha fatto avere un vantaggio: essere da soli nella sala e avere tutto il tempo di fare con calma le foto al Leone di San Marco lì presente, dono del Battaglione al comune nell'anno 2000, l'anno della chiusura....!!!
Poi la sala piano piano si gremisce...il sindaco inizia il suo discorso, e qui ricevo il primo colpo al cuore: comunica che parte della caserma sarà demolita, in quanto dovrà passarci in corrispondenza di essa la nuova linea ferroviaria...mi si gela il sangue !!!
Successivamente prende la parola il Colonnello Leoni, rimarcando l'importanza della caserma a Falconara, e soprattutto "incazzandosi" per come è stata tenuta a partire dalla sua chiusura...ma il secondo colpo al cuore è quando lancia il grido "Venezia"...risentirlo dopo venti anni direttamente dalla sua bocca è stata un'emozione bellissima !!! Un grande il Colonnello...
Si passa poi alla consegna di targhe ricordo ai comandanti del battaglione, ufficiali e sottoufficiali, e infine anche noi fanti veniamo "premiati" con un bellissimo libretto che riassume la storia e le gesta dell'84° e con un attestato di partecipazione al raduno.
La cerimonia si conclude con varie foto di rito, è ora di spostarci al ristorante per pranzare...
La pioggia è divenuta incessante...m'inerpico all'interno delle colline marchigiane, salendo di quota...il paesaggio, pur inasprito dall'acqua, è fantastico...
Al ristorante rincontro il Toso e Barbella, e ci sediamo vicini su una lunga tavolata...una volta giunti tutti, si parte con il pranzo...
Con Tosoni, Barbella e Lucci si rivangano i tanti ricordi che ci accomunano, ma soprattutto ognuno riesce ad aggiungere un qualcosa che gli altri non ricordavano...storie di risate, punizioni, fatti quasi irreali ma davvero accaduti, nomi che il tempo ha cancellato dalla tua memoria, ma appena risentiti riappaiono visi ben noti ai tuoi occhi...
Ho l'occasione di scambiare due chiacchere anche con il mitico Tenente Placidi, grande persona, con cui si facevano anche tante risate in caserma.
Il Colonnello Leoni si aggira tra i tavoli sincerandosi della buona riuscita della giornata...pare un' altra persona il Colonnello fuori dalla caserma...si rivela un gran guascone, tralasciando la sua nota fermezza e severità, anzi "abbellendosi" anche con un paio di orecchini !!!
In un colloquio con il Maresciallo Sisara apprendo che il mio "vecchio" Capitano Medico Colangelo è ora a Pesaro, e non è potuto intervenire al raduno...peccato, l'avrei salutato volentieri...scambio anche qualche battuta con Caliendo...all'epoca i rapporti tra noi due non erano idilliaci, ma si sa...il tempo è galantuomo...vedendoci da fuori ora potremmo sembrare anche amici !!!
Nel frattempo le portate scorrono sui nostri tavoli...devo dire che è stato tutto di molto gradimento, davvero buono. Si parte poi con i brindisi del caso, dove ho l'onore di sentire ancora il "Venezia" da Leoni...
All'improvviso Lucci mi pone sotto il naso alcune foto di naja...riconosco Mastrapasqua, Mazzilli, Rigucci e tanti altri. Ma la cosa che mi colpisce e che mi lascia stranito è vedere com'eravamo giovani....dei ragazzini sbarbati, sorridenti tra loro, abbracciati tutti assieme, vestiti in maniera quasi assurda...le foto paiono anche un poco sbiadite...una leggera commozione si fa strada in me...tanto tempo è passato da quei momenti e da quelle gesta...tutti quei ragazzi ormai sono cresciuti e diventati uomini...ognuno con il proprio fardello e storia...
In seguito una gradita sorpresa: il Toso mi passa al telefono Zanotti, uno dei più massicci del mio scaglione...inutile dire la felicità di entrambi nel sentirsi dopo tanti anni...con Cesare ci diamo appuntamento ad uno dei suoi concerti (canta nei RAD1)...vedrò di non mancare assolutamente...
La giornata prosegue all'insegna dei ricordi, sorrisi e risate, pacche sulle spalle...vado a salutare anche il Colonnello Risi...pur non rientrando nelle mie simpatie (era l'uomo che tutte le mattine mi firmava i documenti dell'infermeria e più di una volta mi ha ripreso con il suo fare spocchioso e arrogante), mi sembra doveroso salutarlo...
Infine un breve, schietto e sincero colloquio con Leoni: "Colonnello, la ringrazio e vi ringrazio di cuore...perché tutti voi siete stati una lezione di vita, che mi ha permesso di crescere e diventare uomo...grazie ancora". Il Colonnello abbassa lo sguardo, forse in segno di commozione per quelle parole...ma subito dopo non smentisce il suo carattere burbero, rimproverandomi con tono acceso: "Queste parole dovevi dirle prima, davanti a tutti...non solo a me"...
Mi strappa un sorriso, e gli prometto che la prossima volta quelle parole le dirò davanti a tutti...
Purtroppo il tempo scorre velocemente, qualcuno inizia a salutare e andarsene a casa...la promessa con tutti è di rivedersi presto, magari riuscendo ad organizzare un altro raduno, e chicca delle chicche, visitare la caserma prima della sua demolizione.
Con Toso, Saturni (un ex caporale istruttore che conoscevo) e un altro ragazzo siamo gli ultimi ad abbandonare la "truppa". Abbracci e sorrisi si sprecano tra noi...sincere strette di mano riuniscono ancora una volta le nostre strade !!!
Scendo le scale del ristorante e mi avvio al parcheggio, dove una macchina sta facendo manovra. Alla guida c'è il Colonnello Leoni...istintivamente gli rendo omaggio salutandolo in maniera militare...lui mi sorride e mi saluta...arrivederci caro Colonnello...e grazie di tutto !!!
Il buio inizia a calare, l'auto velocemente divora chilometri di strada. Alle mie spalle sto lasciando Falconara...e forse non solo essa, ma una parte bellissima della mia vita. Il resto del viaggio è un turbinio di emozioni e ricordi legati a quel periodo, a quelle persone e alla domenica appena trascorsa felicemente tra amici. E ogni tanto, nella mia mente e nel mio cuore, riecheggia l'urlo rabbioso e allo stesso tempo dolce: "VE-NE-ZIAAAAA" !!!

La rotonda sul mare a Senigallia...finalmente l'hanno restaurata (ai miei tempi era un rudere)

 


Il poligono militare

L'area del poligono


La pedana di tiro


Vista dalla pedana di tiro...verso il mare c'erano le sagome

S'intravedono le ciminiere della raffineria
Ecco l'ingresso della caserma
 

La carraia

Il nostro simbolo !!!

L'ingresso pedonale...quante volte ci sono passato !!!



Il passaggio dalla carraia...lì dietro c'è l'immenso piazzale (ormai nascosto dalla vegetazione)...

La lapide del 28° Pavia

L'altana all'ingresso

Cerchiato in rosso, il pennone dell'alzabandiera

Il leone all'esterno del circolo ufficiali

Il circolo ufficiali...la porta è spalancata

La mensa


In basso, il tetto della polveriera

A sinistra, la CCS

La parte del retro della palazzina del Comando

Le due ali della CCS

La raffineria


Esternamente, ecco gli alloggi degli ufficiali

Il mitico baracchino della zozza !!!

Il parcheggio esterno della caserma

La lunga fila di alberi che ti accompagnava verso Falconara quando a piedi andavi in città

Ancona vista dall'hotel

La raffineria vista dall'hotel

Il mare dall'hotel

Colline marchigiane...stupende !!!

Terra bianca !!!



Il Trave

Il fortino napoleonico a Portonovo


La torre di Portonovo



Alle spalle del mare risale il promontorio del Conero








Mucche in collina

Le viste del mare da Numana


Fontana a Numana

Verso la piazzetta


L'arco in piazzetta

Qui finisce la riviera del Conero...il territorio si riappiattisce



Il mare da Sirolo

Le viette di Sirolo



La spiaggia rosa di Marcelli


Numana e il Conero visti da Marcelli

Gara di pesca in notturna


Eccomi a fianco del nostro simbolo, ora presente nella sala del comune di Falconara


Il Colonnello Leoni e il Sindaco si preparano alla cerimonia



Il discorso del Sindaco

Il discorso del Colonnello Leoni

I riconoscimenti ai Comandanti del battaglione


Il Colonnello Leoni


Bandiera !!!

Durante l'inno di Mameli

La torta dell'84°