mercoledì 25 luglio 2012

Gelsi nelle rotonde gerenzanesi ?

Al termine del primo consiglio comunale dell'era Campi (venerdì 25 Maggio scorso), mio padre, scambiando qualche chiacchera con vari esponenti del nuovo consiglio comunale (sia di maggioranza che di minoranza), ha lanciato un'idea che a me pare interessante...ovverosia mettere al centro delle future rotonde gerenzanesi (ed eventualmente anche nelle attuali), una pianta di gelso, il cosiddetto "moron"...
L'idea mi sembra molto bella....rappresenterebbe la continuità della nostra storia e della nostra identità, facendo ricordare alle future generazioni che i gelsi hanno avuto un'importanza primaria nella vita rurale fino alla metà dello scorso secolo.
Il gelso era una pianta tradizionale della nostre campagne, dei nostri paesaggi, le cui foglie servivano a nutrire i bachi da seta, i famosi "cavaler" (vedi http://limoscena.blogspot.co.uk/2012/03/i-cavaler.html )
Perchè quindi non riportare queste piante al centro dell'attenzione dei gerenzanesi e di tutti quelli che capiteranno sulle nostre (trafficatissime) strade ?
Speriamo che la nuova amministrazione colga al volo questo suggerimento...
Bravo ....

venerdì 13 luglio 2012

I cadregatt...


Questo racconto è tratto dal manoscritto che Mario Carnelli ed Albino Porro hanno redatto nell'ormai lontano 1984 (il libro è disponibile presso la biblioteca di Gerenzano).
Nel manoscritto viene raccontata la storia della Gerenzano che fu, quella dei nostri nonni e dell'adolescenza dei nostri padri, la vita quotidiana, i lavori dell'epoca, il dialetto come unica lingua, la toponomastica della vecchia Gerenzano...una Gerenzano scomparsa, ma che vive nel cuore dei "nostar vecc" !
Questo blog mensilmente proporrà uno di questi racconti...


Nell’immediato dopoguerra  i "cadregatt" venivano due volte all’anno a Gerenzano, ed il loro posto di lavoro (sempre all'aperto) era dietro "a la cà di bagatt", cioè la strada del Bettolino.
Erano due uomini robusti, portavano sempre pantaloni di fustagno marrone scuro a coste larghe e circolavano con biciclette pesanti e con due portapacchi, su uno dei quali portavano fasci di "lisca", che servivano all’impagliatura delle sedie.

Allora a Gerenzano quasi tutte le sedie erano impagliate: poche avevano il sedile di legno. Il lavoro maggiore lo avevano però dalla chiesa: infatti tutte le sedie della chiesa erano impagliate.
Questi "cadregatt" facevano prima il giro del paese, prendevano le sedie rotte, le portavano nella via del Bettolino e si mettevano al lavoro. Vedere con quale sveltezza manovravano la "lisca" e con che bravura impagliavano le sedie era un vero piacere. Ogni tanto "ul Piero bagatt" lasciava la sua bottega da "bagatt" e con i suoi fratelli "Pin" e "Lisander" andavano lì da loro a scambiare quattro chiacchiere.

I "cadregatt" erano bergamaschi e mangiavano da bergamaschi: enormi pezzi di grana accompagnati da altrettanto enormi pezzi di polenta fredda innaffiati da bottiglioni di barbera.
A sera, riportate le sedie ai proprietari e salutati "ul Piero bagatt", "ul Pin" e "ul Lisandar" ritornavano da dove erano venuti.

giovedì 5 luglio 2012

Un signor Champagne...

Cuvée Des Enchanteleurs 1996 Brut - 12%, Maison Henriot - Reims

Champagne ottenuto da un'equa ripartizione di uve Chardonnay e Pinot Nero (50%+50%), con affinamento in bottiglia di 10 anni prima di essere messo in commercio.
Elegante nel suo astuccio color cielo, con una bottiglia champagnotta dalla forma molto arrotondata ed un'etichetta sobria, semplice, "vecchio stampo".

Versato nella flûte, regala un bellissimo colore giallo dorato, molto acceso, con un perlage non molto persistente, ma opportunamente fine, non grossolano, che porta già ad immaginare come possano essere le sensazioni che ci regalerà questo Champagne...

Inizia quindi il tourbillon di profumi al naso: molta fragranza, in cui ritroviamo lievito, pane, con una punta di speziatura che ricorda la noce moscata...ritroviamo il profumo della crema pasticcera, burro, canditi, caramello, per poi arrivare a note di ananas e frutta secca tostata ! Mai banale al naso, anzi è molto molto elegante, lasciando ossigenare il nostro bicchiere l'intensità dei profumi acquisisce forza ed impeto, ma rimane sempre in un'equilibrio di finezza ed eleganza davvero eccellenti !

Sapidità e freschezza in bocca la fanno da padrone, presenta un'acidità sublime, da fuoriclasse, il tutto supportato da un'equilibrio di struttura, corpo e buona morbidezza. E' "grasso", opulento, gessoso, riempie la bocca, la sua durezza viene amalgamata magistralmente dall'alcool, presentando un'armonia e persistenza finali davvero grandi !
E' "succoso" e "cremoso", ti porta a volerne bere sempre di più, dà la sensazione di essere quasi "nervoso" in bocca a causa della sua freschezza, ma questa è proprio la tipologia di "bollicine" che preferisco.

Figlia della memorabile annata 1996, che nella regione dello Champagne ha regalato degli ottimi vini, questa cuvée si pone sicuramente all'attenzione degli amanti delle bollicine, portandosi a livelli qualitativi davvero alti, avvicinando maison più blasonate...sicuramente una bottiglia da non farsi scappare, ma anzi da acquistare in più pezzi ! Goduria assicurata !!!

P.S. Ho scelto questo Champagne per festeggiare un evento molto importante della vita mia e di Sabrina, e le sensazioni che ci ha regalato questa bottiglia le porteremo a lungo nelle nostre menti e nel nostro cuore. Grazie "Maison Henriot" !!!

Prezzo: ~ € 95,00 / 120,00 in enoteca, ma se vi armate di pazienza come ho fatto io e "trovate" qualche canale giusto, il costo diminuisce...!!!