mercoledì 24 settembre 2014

Weekend in Val di Fassa con il gruppo micologico di Saronno...

La scorsa settimana si è svolta la gita sociale dell'associazione micologica Bresadola sezione di Saronno, di cui faccio parte.
La meta di quest'anno era la bellissima Val di Fassa, nota per le sue bellezze naturalistiche. Il nostro punto di ritrovo è stato l'hotel Gran Mugon, sito a Vigo di Fassa, più precisamente nella frazione di Tamion.

Scopo della gita era la ricerca di funghi e il loro relativo studio, nonché vivere qualche giorno assieme ai membri dell'associazione immersi nella natura.
La maggior parte dei partecipanti è salita in Val di Fassa già nelle giornate di mercoledì e giovedì, mentre io, con Sabrina e Kiki (la partecipazione era aperta anche ai familiari), siamo partiti venerdì sera, giungendo a Vigo nella tarda serata.

Dopo aver salutato gli amici dell'associazione e aver preso possesso della nostra bella camera, con vista sulla pineta e sulle montagne circostanti, sono sceso nella saletta che l'hotel ci ha messo a disposizione per studiare i funghi ritrovati.
Qui, Antonio, Alberto, Sergio, Pino, Silvio e Alessandro erano già alle prese con il microscopio, analizzando attentamente varie parti e spore di funghi. Sul tavolo una distesa di piatti di plastica contenenti le specie ritrovate e già riconosciute, occupava quasi interamente la sala. Con Sabrina e Kiki ci siamo avventati con curiosità nel vedere i funghi, e soprattutto Kiki si è messa al microscopio per cercare di capire cosa si trova e si vede in una minuscola parte tagliata di fungo. Nel frattempo la notizia funesta: finora nessuno ha ritrovato alcun porcino, anzi pare che non ce ne siano proprio in questo periodo...troppe piogge anche qui. Ma non è quello che alla fine importa, anzi è molto più piacevole trovare specie poco conosciute in modo da impararle a conoscere.
La giornata lavorativa e il lungo viaggio ben presto ci suggeriscono ,però, di andare a riposarci. Domani ci aspetterà una lunga giornata di cammino nei boschi.

Sabato mattina il cielo ci regala sprazzi di sole. Mi reco quindi a fare colazione (mentre le mie donne preferiscono dormire ancora un poco), e con gli altri decidiamo di recarci a cercare funghi nella vicina valle di San Niccolò. Lascio le chiavi della macchina a Sabrina, in modo che loro due siano libere di andare dove vogliono, e mi faccio dare un passaggio da Pino e suo figlio. Il trasferimento è abbastanza veloce, e giungiamo in un ampio parcheggio dove lasciare le macchine. Da qui, costeggiando un torrente, iniziamo a battere a tappeto la vicina pineta, salendo piano piano in quota. Chiaramente ci apriamo a ventaglio, in modo che ognuno cerchi in una zona differente dall'altra. La bellissima pineta inizia quindi a regalare qualche fungo: Tricholoma Saponaceum, Cortinarius Fulvareus, Russula Emetica, qualche gallinaccio (Hydnum Repandum), Coprinus Comatus, varie specie di Hygrocybe, Clitocybe, Clavaria e qualche Boleto minore finiscono nel mio cesto. Ogni tanto ci si ferma per scattare le foto di rito e per vedere i ritrovamenti degli altri, tra curiosità e magari anche un pizzico d'invidia. La valle risale ancora, e mentre siamo quasi in prossimità del rifugio dove pranzeremo, un fischio fortissimo mi fa sobbalzare: una marmotta "sentinella" si para a qualche metro da me. Bellissima, in piedi sulle zampe posteriori, mi ha fissato per qualche secondo, per poi rifugiarsi nella sua tana. Non faccio in tempo a riprendermi dallo stupore che noto sulla piccola collinetta alla mia sinistra altre tre marmotte, una grande e le altre due più piccole. Anche loro mi guardano per qualche istante, per poi scomparire nella tana. Che dire, un incontro inaspettato ma graditissimo !!!

Arriviamo così nel grande prato adiacente al rifugio, dove succede una cosa inaspettata: vedo i miei compagni correre tutti in un punto, e qui iniziano a parlottare e fotografare, tutti alquanto "eccitati". Questa "eccitazione" è dovuta al ritrovamento di un fungo che, perlomeno il nostro gruppo, ha trovato raramente nel corso degli ultimi anni: l'Hygrocybe Punicea. Si tratta di un fungo dai colori fantastici, si va da un rosso accesso per poi degradare all'arancio del gambo. Ma soprattutto erano le dimensioni degli esemplari presenti nel prato a destare interesse, visto che erano abbastanza grandi per la specie in questione. Quindi le foto si sono davvero sprecate, ognuno ha voluto immortalare questi funghi !

E' ora di pranzo: una bella polenta per tutti, con funghi, salsicce o capriolo, e una squisita pasta e fagioli allietano la giornata, forse anche appesantendoci un poco. Ma purtroppo il meteo non ci è favorevole: appena finito di pranzare, una fastidiosa pioggia inizia a scendere sulla vallata. Cerate e k-way vengono tolte dagli zaini, e di buon passo torniamo alle macchine. Con Pino, essendo in macchina assieme, decidiamo di rientrare all'albergo, mentre gli altri si dirigono verso la locale cooperativa produttrice di formaggio, dove acquistare del buon Fassa stagionato.

Tornando però in albergo, la "voglia" di funghi mia e di Pino non è finita: ben coperti, ci dirigiamo nella pineta di fronte al nostro alloggio. Chantarellus Lutescens, chiodini giovanissimi e qualche esemplare di Cortinarius Violaceus rimpinguano il bottino giornaliero. Soddisfatti (e anche un po' stanchi) torniamo quindi in hotel, dove la spa presente con sauna, bagno turco e idromassaggio mi rigenerano completamente. Nel frattempo Sabri e Kiki tornano dal loro giro. Hanno zigzagato tra Vigo e Canazei a fare shopping, visto che la pioggia gli ha impedito di fare qualche bella passeggiata.
La serata prosegue con una deliziosa cena, mentre poi ci si divide tra calciofili (vista la concomitanza della partita Milan - Juve ) e imperterriti micologi, con questi ultimi che proseguono lo studio dei funghi ritrovati fino a tarda serata.

Il mattino dopo finalmente è limpido: un bel sole illumina il vicino Catinaccio, facendolo ammirare in tutta la sua bellezza, mentre un bellissimo cerbiatto spunta dalla pineta sul retro dell'hotel. Colazione di rito, e poi ci si divide un po' tutti: c'è chi dedica anche quest'ultima mattinata alla ricerca di funghi o chi, come noi, decide di fare una passeggiata. L'imperativo è per tutti uno solo: ritrovarsi in hotel per le 12.30, dove ci sarà il pranzo finale tra tutti i partecipanti.

La nostra meta diventa quindi il Catinaccio e le vicine Torri del Vajolet: su suggerimento della cordialissima Mariangela, moglie di Antonio, prendiamo la funivia in centro a Vigo che nel giro di pochi minuti ti porta di fronte a questo bellissimo gruppo dolomitico. Qui, una piacevole di circa un'ora, ci porta proprio ai piedi del Catinaccio. Inutile dire che siamo rapiti dalla bellezza, imponenza e colori di queste montagne che si ergono come antichi difensori di questa vallata. Roccia viva che si colora di rosa sotto i raggi del sole, diventando uno spettacolo della natura di rara bellezza.
Inoltre sul sentiero incontriamo molti cartelli esplicativi su quanto riguarda la storia delle Dolomiti, sui tipi di vegetazione presenti e tante altre cose molto interessanti, infatti impieghiamo molto tempo a percorrere il sentiero, tanto è vero che il ritorno dobbiamo farlo a rotta di collo per arrivare in tempo al pranzo.

Siamo gli ultimi a tornare in albergo, e dopo aver curiosato sui ritrovamenti degli altri (finalmente qualcuno ha trovato qualche porcino), ci sediamo a tavola. Piatto unico per tutti: guanciale con polenta, spatzle bianchi, crauti e funghi in umido allietano la compagnia. A proposito di compagnia: al nostro tavolo teneva banco il simpaticissimo Enzo, un vulcano di simpatia e loquacità ! Ci ha anche dispensato qualcuna delle sue famose ricette di funghi e di cibo in generale...chiaramente ho preso appunti !
Un bel dolce e caffè finali ci accompagnano ai saluti, per ognuno è arrivata l'ora del rientro, dandoci appuntamento per la sera del lunedì in sede, giorno in cui l'associazione si ritrova settimanalmente.

Sono circa le due di pomeriggio: con Sabri e Kiki decidiamo di sfruttare la rimanenza della giornata per girare ancora un poco in zona. Superiamo Canazei e saliamo verso il Pordoi, arrivando fino al passo. Qui l'imponente massiccio roccioso incute quasi paura, bellissimo nel suo anello circolare a mo di smusso, che lo rende riconoscibile anche da lontano.
Scendiamo dal Pordoi e risaliamo verso il passo Sella, da dove ammiriamo la stupenda sagoma e ghiacciaio della Marmolada. Infine ci dirigiamo verso Canazei, dove ci gustiamo delle favolose coppe di gelato, circondati da scenari stupendi. E' giunta quindi anche per noi l'ora del rientro: facendo il passo di Costalunga ammiriamo i fantastici colori del lago di Carezza, per poi arrivare all'imbocco dell'autostrada del Brennero. La lingua d'asfalto scorre sotto il nostro Pandino, ma nelle nostre menti rimangono ben impressi questi bellissimi giorni passati tra amici, natura e luoghi indimenticabili.
Desideriamo ringraziare quindi l'associazione micologica Bresadola sezione Ceriani di Saronno per averci dato questa stupenda opportunità, ricordando a tutti i lettori che il prossimo appuntamento del gruppo è l'11 e 12 ottobre quando si terrà l'annuale mostra micologica nella Sala Nevera di Casa Morandi a Saronno (zona Santuario). Inoltre la sezione è aperta tutti i lunedì sera dalle 21.00 alle 23.00 (via Parini 54 presso le ex scuole elementari).
Vi aspettiamo...



Alcuni dei funghi raccolti...


Hygrocybe Punicea

Il meritato pranzo al rifugio

Il gruppo del Catinaccio




Coprinus Comatus



















Verso il passo Pordoi



Passo Pordoi


La Marmolada dal passo Sella

Passo Sella


Il lago di Carezza