venerdì 3 febbraio 2012

Un bianco marchigiano...

Collestefano Verdicchio di Matelica DOC annata 2009 – Titolo alcolometrico 13%
Azienda Vitivinicola Collestefano – Castelraimondo (Macerata)

Uno dei miei bianchi preferiti, che ho stappato sia durante il pranzo natalizio dell’anno appena trascorso, sia qualche giorno fa. Vino che arriva da una delle regioni a me più care le Marche, girata in lungo ed in largo tanti anni fa, dal mare alle colline, fino agli appennini. Regione bellissima, forse un po’ sottovalutata turisticamente (meglio così), i cui abitanti sono sinceri, schietti, alla mano, con quella parlata strano, a volte incomprensibile per i “forestieri”, ma che sicuramente ti affascina. Regione che regala scorci di panorami bellissimi, dal Conero alle cittadine collinari interne, esempi di architettura medievale che il mondo ci invidia. Regione che regala, enogastronomicamente parlando, delle perle e delizie incommensurabili, dalle buonissime olive ascolane ripiene a pesce e carne di eccelso livello (ricordiamo che una delle razze bovine italiane migliori è proprio la marchigiana), per arrivare a vini che assaggi e non scordi più.
Tra questi sicuramente rientra il Collestefano.
Collestefano, ottenuto da uve Verdicchio in purezza, rientra nella DOC Verdicchio di Matelica, di cui oltre alla versione secca, è presente anche nella versione spumante e passito. Vino biologico, le cui uve vengono raccolte tardivamente, e che subisce un affinamento in acciaio.
Visivamente presenta un bel colore giallo paglierino con leggeri riflessi dorati, con una discreta consistenza sulle pareti del bicchiere. Al naso ha una grande intensità e franchezza ! Le note minerali la fanno da padrone, pietra focaia, polvere da sparo, a cui si aggiungono delle note salmastre, che ti fanno immaginare la spiaggia di pietre bianche di Portonovo, con il promontorio del Conero alle spalle che finisce a strapiombo nel mare. Si sentono richiami erbacei, di fieno secco, fiori secchi.
In bocca ha una freschezza gustativa e sapidità incredibili, che provocano una continua salivazione. Ottima morbidezza ed un ventaglio di sensazioni gusto olfattive di alto livello, accompagnati da un buon corpo ed elegante armonia, lo portano ad essere un grande vino, soprattutto in riferimento al rapporto qualità/prezzo.

Direi che un accostamento ad una bella grigliata di pesce locale o ad un piatto di olive ascolane ripiene è la sua gloriosa, anzi gloriosissima fine.
Su, ora datevi da fare a cercarlo ed assaggiarlo, poi mi racconterete, io intanto gli ho affibbiato un bell’89 punti !!!
P.S. nel frattempo nella mia cantina riposano varie bottiglie di Collestefano, che spaziano dall’annata 2006 fino alla 2010…e tra un po’ mi sa che arriveranno anche le sorelle della 2011 !!!

2 commenti:

  1. ...ottimo vino.
    Piaciuto tanto anche a me....e non solo...
    Attendo di berne ancora, oltre al mio preferito Toblar - sauvignon friulano.

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  2. Il Toblar vedremo di recuperarlo da Sarfatti, oppure ci facciamo un w.e. friulano ed acquistiamo in loco direttamente !!! Su qualche fettina di San Daniele ci sta benissimo !!!

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