venerdì 16 maggio 2014

Il Baccabianca di Zampaglione...

A distanza di qualche mese, torno a parlare di un vino di un “piccolo” ma grande produttore piemontese: Guido Zampaglione, padre padrone dell’azienda vitivinicola Tenuta Grillo.

Nel precedente caso il Pecoranera, rosso ottenuto principalmente dalla Freisa, aveva sublimemente allietato una piacevole serata, fornendo prova di gran carattere. Ora invece ho avuto il piacere di assaggiare il vino bianco “di punta” di Zampaglione, il Baccabianca !
Baccabianca
Vitigno: Cortese in purezza
Titolo alcolometrico: 12%
Annata: 2006
Produttore: Tenuta Grillo


Caratteristica di questo bianco è quella di non subire alcun tipo di filtrazione, mentre la vinificazione è eseguita lasciando macerare il mosto con le bucce per lungo tempo, con l’utilizzo di lieviti indigeni. Ottenuto dal vitigno Cortese, tipico esempio di uva autoctona piemontese, molto noto nell’Alessandrino, soprattutto in quel di Gavi. Mi lascia qualche dubbio sulle reali potenzialità d’invecchiamento, visto che ormai ha sulle spalle otto primavere…per sciogliere quindi ogni riserva, non rimane che assaggiarlo…
Innanzitutto il colore è strabiliante: un oro rosso carico, scintillante e bellissimo…con questa tonalità parrebbe più avvicinarsi a un passito, e sinceramente se da una parte vedere nel bicchiere tale colore è davvero magnifico, dall’altra mi fa temere il peggio in termini di qualità…non vorrei che ormai la bottiglia abbia “scollinato” ! Ma mai previsione fu più sbagliata…

Un mix di piacevolissimi sentori avvolge il mio olfatto: mandorla, pesca, susina e vaniglia s’intrecciano tra loro per poi virare su profumo di geranio, bosso e lievito, accompagnati ulteriormente da note saline, caramellate e d’incenso ben definite. Esplode poi in una grandissima mineralità: pietra focaia e gesso fanno la parte del leone, facendomi sembrare il Baccabianca un piccolo Chablis. Al palato l’attacco è vigoroso, largo e ben pulito: predomina sicuramente una notevole componente di freschezza, acidità, ritrovando anche qui una spiccata mineralità. Struttura davvero di notevole spessore per un Cortese, accompagnata da un alcool ben levigato e smussato, con un buon equilibrio con tutte le altre componenti, regalando una persistenza più che buona. Sprazzi di lievito, pasta di pane fresco accompagnano la beva a una lunga nota ammandorlata finale che potrebbe far storcere ai più il naso. Io che sono invece “amante” di questo tipo di retrogusto (se ben dosato e non fastidioso, sia chiaro), trovo invece che sia un ulteriore piccola perla che regala questo Signor Vino !
Complimenti quindi a Guido Zampaglione e a tutta la sua azienda per questo sublime e particolare bianco: occorre subito farne un’adeguata scorta…
Il Baccabianca bevuto ha ben accompagnato un risotto alla zucca davvero fantastico...forse, anche perchè, oltre ad essere stato davvero ben preparato, la zucca utilizzata era una di quelle coltivate nell'orto di casa Carnelli...!!!

Nessun commento:

Posta un commento