LIMOSCENA: Tempo di funghi (parte 3ª): l'alto vergante regala grosse soddisfazioni...

Sabato mattina, puntuale alle 6.30, passo a prendere presso casa sua il mio amico Paolo Mognoni, erede anche lui di una stirpe di fungaioli !
La nostra meta è il Mottarone, nota cima del lago Maggiore...

Percorriamo l'A8 ancora immersa nel buio, fermandoci all'autogrill di Besnate per una breve colazione: durante la nostra sosta, ci spaventiamo ! Siamo praticamente "circondati" da gruppi di persone vestite in mimetica o completamente in verde...o sono orde di "fungiatt", oppure di cacciatori !
Temiamo quindi il peggio, ovverosia trovare un sacco di concorrenza nei boschi, oppure peggio ancora rischiare di essere "impallinati" da qualche esaltato...
Lasciamo quindi alle spalle quest'accozzaglia di strani elementi e giungiamo a metà costa dell'alto vergante. Superiamo un piccolo centro abitato (niente nomi !), imbocchiamo la stradina che porta verso i boschi, e parcheggiamo sul ciglio della strada: a destra e sinistra scoscese discese e salite (dipende da dove si è posizionati) emanano il richiamo dei "fungiatt", ovverosia quel profumo di sottobosco e terra umida che inebria l'amante dei funghi !

Cambiamo le scarpe, ci armiamo di cestino e bastone, e via, si entra nel bosco (composto da faggi, castagni e betulle), salendo verso la vetta del monte: neanche il tempo di fare 5 metri, e partono subito urla di gioia...il primo Edulis, piccolo ma tosto, finisce nel cestino !
Anche questa volta combino un pastrocchio con la digitale: nell'uscita ad Appiano la dimenticai proprio a casa, mentre stavolta la dimentico in macchina.
Sì, è vero, la macchina in quel momento è a non più di 10 metri di distanza, potrei benissimo tornare indietro e recuperarla, ma il ritrovamento del porcino mi porta a esplorare subito la zona circostante, nella speranza di trovarne subito qualcun altro...la macchina fotografica può aspettare (e aspetterà ancora per molto, visto che la riprenderò solo qualche ora più tardi).

Battiamo quindi a tappeto la zona, e la fortuna ci assiste: Paolo trova anche lui il porcinello ! Arriviamo fino a un campo delimitato con il filo spinato, oltre il quale, ripartono a perdita d'occhio i boschi: l'immancabile "intruso" che si avvicina a noi per vedere il nostro raccolto (e capire come butta) ci fa decidere di scavalcare il filo e mettere distanza con questa persona...santo cielo, il Mottarone è immenso, proprio nella nostra zona devi venire a "rompere" le uova nel paniere...

Vabbè...superiamo un canalone e su un dislivello erboso spuntano come se piovessero Badius....belli, sia piccoli che grandi, e soprattutto sani ! Velocemente incameriamo il tutto nei nostri cestini !
Qualche Muscaria e Citrina fanno capolino sulla nostra strada...pur essendo funghi velenosi, li ammiriamo per la loro bellezza !!!
Ci buttiamo poi in un canalone...mi allontano circa 100 metri da Paolo, rimanendo immerso nel silenzio della natura: all'improvviso sento sopra di me dei rumori, alzo lo sguardo, ed ecco che un bellissimo cerbiatto mi fissa con aria curiosa, per poi scappare subito scomparendo tra la vegetazione. Questi sono gli incontri che ti riconciliano con la natura, incontri casuali, sfuggenti ma di grande emozione !
Emozione che continua subito dopo in quanto il canalone ci regala Badius ed Erythropus in quantità più che abbondante !

Erythropus, detto anche il "farèe" in dialetto: bellissimo per quel suo contrasto di colori tra il marrone scuro del cappello e il rosso aranciato delle spore...ne troviamo di tutte le taglie, ed anche loro sono sanissimi...la mattinata si sta rivelando ottima.
Quel solito "fortunello" di Paolo, al contrario di me, riesce a trovare anche qualche altro porcino...beato lui !

Nel frattempo altre 3-4 persone incrociano la nostra strada, ma fortunatamente tutte passano oltre, lasciandoci "vergine" la nostra zona.

Tra una valletta e l'altra in alcuni punti gli alberi si diradano, aprendo una fantastica vista sul lago: Verbania, l'isola Bella e quella dei Pescatori si offrono ai nostri occhi in tutta la loro bellezza, mentre all'orizzonte il corso del lago prosegue verso nord, fondendo il suo colore azzurro-grigiastro con il bianco delle basse nubi ! Uno spettacolo incommensurabile !!!
Il giro prosegue con altri ritrovamenti di Badius e "farèe".
Decidiamo poi di ridiscendere verso la strada e battere la zona del versante in discesa. All'improvviso, a mezza costa a circa 5/6 metri da me, un bellissimo porcino spunta dal terreno, rialzando le foglie che lo ricoprono...è bellissimo, sano, con la cappella color beige dalla parte esposta e bianca come il latte da quella coperta dalle foglie...anche lui finisce tra i trofei della giornata !

Girovagando ancora m'imbatto in un ceppo di chiodini, che però non raccolgo in quanto in parte già passati. Alcune Muscarie e Cortinari si mostrano in tutta la loro bellezza, mentre ho poi la fortuna di raccogliere un ceppetto di Tricholoma Terreum...finiranno sicuramente in un bell'umido con i chiodini che avrò poi la fortuna di raccogliere direttamente nel mio orto, cresciuti su ceppi di vecchie piante da frutta tagliate ormai da vari anni.

Il tempo scorre velocemente, è ora di tornare a casa. Arriviamo alla macchina, recupero finalmente la digitale, e immortalo le catture effettuate...prima di partire faccio anche un piccolo giretto a bordo strada per scattare altre foto ad altri funghi.
Ci mettiamo quindi in marcia per fare ritorno a casa, salutando l'alto vergante soddisfatti del bottino !

Prima di tornare alle rispettive famiglie facciamo un veloce aperitivo, dove discussioni di lavoro, amicizie e gossip la fanno da padrone.
Ci salutiamo calorosamente (la nostra amicizia risale "alla notte dei tempi"), dandoci appuntamento a una futura cena con mogli e figli...

Arrivato a casa, continua poi la giornata micologica. Munito di coltello e pennellino, pulisco con cura i funghi mettendoli sulle grate per farli essiccare: finiranno tutti in qualche buon risottino o umido !

Ecco le foto del raccolto...