venerdì 20 giugno 2014

I primi raccolti dall'orto e l'intruso dello stagno...

Lo scorso maggio avevo proposto qui una carrellata di foto riguardanti il mio orto. A distanza di circa un mese, dopo aver mangiato già in abbondanza lattughe e cicorie, e dal frutteto ciliegie e fragole, ecco le primizie d'inizio estate...


 
Le melanzane di tipo lungo sono state le prime a svilupparsi, a ruota ora stanno crescendo quelle striate viola e le classiche tonde...nel cesto sono presenti anche zucchine "nere di Milano" e zucchine striate. In primo piano i primi esemplari di albicocca "Errani" (antica varietà di questa tipologia di frutto) e le prugne "Goccia d'oro". Quest'ultime provengono da una pianta vecchissima, presente nel mio frutteto da almeno cinquant'anni.
 
 
Nell'inquadratura entrano di prepotenza i fiori di zucca fritti...una bontà incommensurabile...quest'anno ne sto raccogliendo davvero tanti quest'anno...
 

 
Albicocche e prugne

 
Ecco i fiori...
 
 
Fragole, lamponi e mirtilli...
 



Squisitezza d'altri tempi...coste con uova...sublime...
 
E per finire, un intruso nello stagno, un bellissimo esemplare di rospo Smeraldino...
 
 
 
 
E' ormai da circa 4 anni che a partire da fine maggio il mio stagno diventa la "casa" di svariati esemplari di questo rospo. Finora erano quasi tutti piccolini, mentre questo è davvero grande, imponente...sulla pelle presenta chiazze di un colore smeraldo acceso (da cui prende il nome), ed ha un'agilità pazzesca...nuota velocissima e fa dei salti lunghissimi...Kiki e i miei nipoti ne sono rimasti meravigliati alla sua vista, l'hanno accudito per tutto un pomeriggio, addirittura gli hanno fatto un ombrellone di foglie, dove lui può ripararsi dal sole. Vista la sua mole, il simpatico rospo è stato ribattezzato Ciccio.
Ma Ciccio non è l'unico abitante dello stagno. Circa due settimane fa, gli operai addetti alla bonifica dell'ex Nivea in via Rovello, mentre prosciugavano una pozza d'acqua, hanno trovato una tartaruga dalle orecchie gialle, dalle dimensioni di circa 10 cm. Donata a un mio amico che abita lì di fronte, a sua volta l'ha portata a me, vista la presenza di uno stagno a casa mia, mentre lui non aveva la possibilità di tenerla...
I bambini l'hanno ribattezzata Tarta...è bella a vedersi, un poco timida (appena vede qualcuno si rifugia sott'acqua). Ha divorato tutti gli insetti presenti o caduti nello stagno, è golosa di lattuga, ma ora devo provare a variargli un po' la tipologia di cibo. Non sono sicuro che la convivenza tra Tarta e Ciccio sia ottimale (la tartaruga è ghiotta di girini e anfibi in generale), ma finora non ci sono stati problemi. Nel frattempo, sparsasi la voce, casa mia è stata presa d'assalto da vicini e soprattutto bambini che vogliono vedere questi animali, altrimenti non molto comuni da incontrare (soprattutto per le ultime generazioni). Infatti, nel libro di mio padre, prossimo alla messa in stampa, egli stesso ricordo che il famoso "laghett" di Gerenzano era pieno di rospi e rane, soprannominati "butaran"...purtroppo l'uso di concimi, pesticidi e soprattutto l'eliminazione di aree verdi e paludose ha portato a una diminizione di questi anfibi...ragione per cui tengo in modo particolare al mio piccolo stagno, che può essere un luogo di ricovero e habitat ideale per queste specie... 

1 commento:

  1. Bravo Ferruccio, il Mario sarebbe orgoglioso di tutto ciò.

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