giovedì 24 aprile 2014

I sassi neri del Conero...

Il monte Conero, l'unico promontorio presente sulla costa adriatica, regala scorci d'inaudita bellezza, conditi da un mare trasparente, cristallino e puro. Siamo nelle Marche, le "mie" Marche, regione di cui sono innamoratissimo e che appena posso torno a visitare. A volte sottovalutata, sconosciuta al turismo di massa, presenta un entroterra variegato di colline e monti, un vasto litorale pieno di spiagge, e soprattutto una grandissima cucina e tradizione vitivinicola.
Riguardo quest'ultima, è soprattutto famosa per il suo vino bianco tradizionale, ovverosia il famosissimo Verdicchio (prodotto nelle due principali DOC, Castelli di Jesi e Matelica).

Ma regala enormi soddisfazioni anche per quanto riguarda i vini rossi. Tra questi, oggi voglio parlarvi di una piccola perla enologica, il Sassi Neri della Fattoria Le Terrazze.

Sassi Neri DOCG riserva
Annata: 2004
Titolo alcolometrico: 13,5%
Vitigno: Montepulciano in purezza
Produttore: Fattoria Le Terrazze, Numana (AN)
Lotto: L606

L'azienda Fattoria Le Terrazze si trova a Numana, ultimo paese posto sul monte Conero. Posto d'infinita bellezza, elegante e racchiusa intorno alla sua piazzetta da cui si gode una vista panoramica straordinaria, Numana rappresenta, assieme a Sirolo e Portonovo, uno dei gioielli turistici di questa piccola porzione di costa.
La vicinanza dell'azienda vitivinicola al mare, influenza le caratteristiche dei suoi vini, regalandogli aspetti legati a note iodate e saline.

Alcune foto scattate durante il mio ultimo soggiorno marchigiano...
Le bellissime colline...
 
La vista dalla piazzetta di Numana
 
Portonovo
 
Ma torniamo a parlare del loro cru Sassi Neri. La mia degustazione risale a qualche giorno prima di Natale, purtroppo il "bigino" relativo ad essa è rimasto chiuso nel cassetto, ma è ora di tirarlo fuori. Bottiglia con etichetta classica, senza particolari fronzoli, ma molto elegante (al contrario del fratello Chaos, dove l'etichetta è coloratissima e cambia ad ogni annata), ci fa immaginare di essere al cospetto di un vino di classe...
Fermentazione eseguita in acciaio con macerazione sulle bucce, mentre l'affinamento avviene in piccoli fusti di rovere. I terreni su cui si trovano le uve che producono questo vino sono principalmente composti di calcare, sia di tipo argilloso sia sabbioso.


Il colore è un bellissimo rubino acceso, molto scuro però, quasi impenetrabile. Nota predominante al naso è la frutta rossa: prugna, ciliegia durone, e ribes si pongono in maniera decisa, per poi lasciare spazio a una macchia mediterranea variegata, in cui spicca il ginepro. Altri aromi che ci regala sono tabacco dolce e vaniglia, quest'ultima sapientemente dosata dal passaggio in legno subito. China, funghi secchi, terra umida e menta sono ulteriori sentori trovati nel bicchiere...un bouquet di profumi quindi molto ampio ed elegante.

In bocca la freschezza stupisce per qualità e quantità, unico neo un'alcolicità un poco sopra le righe, ancora leggermente da smussare. Tannini amaricanti, che richiamano ancora la china e poi rabarbaro e mandorla, grande struttura, piena e corposa, con una persistenza davvero intensa. La sapidità che ritrovo è il filo conduttore con il territorio natio...regalandogli una finezza davvero espressiva.
Un vino dai mille volti, intrigante e seducente. Difficile riuscire ad aspettarlo oltre in cantina per equilibrare la nota alcolica...è già comunque adesso una bottiglia che dona una grandissima bevibilità !
Chapeau ad Antonio Terni e alla sua azienda...

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